Preferivo le cipolle
Dieci obiezioni (da sfatare) a un viaggio in Terra SantaSfatando i preconcetti, emerge il ritratto, eseguito con serietà (e tanta sana ironia!), di una terra dai volti sorprendenti, che spiazza e affascina il viaggiatore.
«Fa troppo caldo. Parlano lingue incomprensibili. C’è sempre la guerra. Chissà poi cosa si mangia…». Di pregiudizi intorno alla Terra Santa ce ne sono tanti. Partendo proprio da qui l’Autore, giornalista esperto di Medio Oriente, si propone un intento molto semplice: rispondere a dieci luoghi comuni in circolazione sulla Terra Santa che scoraggiano i pellegrini e che invece non hanno proprio nulla a che fare con la realtà che si incontra davvero in Israele e in Palestina. Oltre a questo, c’è pure un’altra piccola ambizione: provare a far riflettere anche chi in Terra Santa ci va più che volentieri, perché questa non è una meta come tutte le altre.
Sfatando i preconcetti, emerge il ritratto, eseguito con serietà (e tanta sana ironia!), di una terra dai volti sorprendenti, che spiazza e affascina il viaggiatore.
«Non è un posto che fa per me». Tu comincia a leggere. Poi si vedrà.
«Lascia perdere attentati, botte di calore o incidenti; l’unico pericolo vero che corri andando in giro per una settimana tra Nazaret, Betlemme e Gerusalemme è che Dio si faccia vivo nella tua vita».
Lingua: Italiano
Numero pagine: 128
Formato: Libro cartaceo
Anno di pubblicazione: 2019
ISBN: 9788862406482
Editore: Edizioni Terra Santa
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